Piadina... poco romagnola

Alzi la mano chi non ama la piadina: scommetto che le mani in aria sono veramente poche! Per me, oltre che strepitosamente buona, è anche un salvacena eccezionale. Quando non si ha voglia di cucinare, o non se ne ha il tempo, lei è sempre pronta a salvarci la vita!!! A volte le compro già belle e impacchettate al supermercato, ma, come al solito, il bello è anche farsele da sé, impastando, stendendo e cuocendo!!! Per l'impasto non ho utilizzato lo strutto, come richiederebbe la Vera ricetta; ho preferito optare per della margarina. Il risultato a me piace molto, anche se forse non la si può più chiamare piadina... per chi volesse seguire la ricetta classica, può comunque sostituire la margarina, con la stessa quantità di strutto. Inoltre io ho fatto metà margarina e metà olio d'oliva, anche in questo caso si può optare per la stessa quantità complessiva in strutto; dipende dai gusti. L'acqua, per concludere, può essere parzialmente o totalmente sostituita dal latte, per delle piadine più morbide e soffici. Ma andiamo agli ingredienti

Ingredienti per 8 piadine da 100 g l'una (peso a crudo)


500 g di farina (io ho scelto la 0)
50 g di margarina (o strutto)
50 g di olio evo
acqua (o latte) qb
sale
1 pizzico di bicarbonato
1 cucchiaino di miele (non altera il sapore, ma conferisce alla piadina un colore più bruno)


Versare la farina sulla spianatoia, formare la fontana al cui interno disporrete tutti gli ingredienti. Impastare aggiungendo tanta acqua (o latte) quanto basta per ottenere un panetto piuttosto morbido ed elastico

Il panetto, come si può vedere dalla foto, non è omogeneo, ma sembra quasi bucherellato. Questo perché la pasta deve riposare una quindicina di minuti. Coprirlo con un canovaccio e riporlo in un luogo fresco e asciutto.

Trascorso il tempo necessario, la pasta sarà meravigliosamente liscia e decisamente omogenea e può essere lavorata. Di solito io, a questo punto, formo le palline che poi stendo per fare le piadine; tuttavia, su un numero di Sale e Pepe di qualche tempo fa, suggerivano di lavorarla come si lavora la sfoglia, ovvero stendere la pasta

e richiudere le parti esterne sovrapponendole; ripetere questa operazione 2-3 volte e poi rimettere la pasta a riposare per altri 15 minuti.

Io credo che questo passaggio si possa saltare senza che il risultato finale ne risenta in alcun modo. Se avete tempo, magari provate, altrimenti passate direttamente alla formazione delle piadine. Io ne ho fatte 8 da 100 g l'una

Stenderle una per volta col mattarello e cuocerle preferibilmente sull'apposito testo in terracotta o in ghisa (per i fortunati che ce l'hanno) o su una padella antiaderente, qualche minuto per lato

Adesso bisogna solo decidere come farcirla. L'ultima volta che l'ho preparata, ho scelto del pesto di erba cipollina e della provola di Floresta, 

ma, se c'è una cosa che la piadina ci permette di fare, è sbizzarrirci con la fantasia!! Perciò vai con la creatività!!!