sabato 3 novembre 2012

Fagottini con scamorza, radicchio e speck


Secondo voi potevo mai perdermi il contest di Elle? Sono certo che possiate già immaginare la risposta! Il tema del contest è carinissimo: creare qualche piatto da servire in monoporzione! Confesso di amare follemente le monoporzioni, ma quando si tratta di farle io è tutta un'altra storia. Perciò nonostante abbia subito aderito verbalmente, all'inizio dentro di me mi dicevo: "Valù ma tu le monoporzioni quando mai le hai fatte?" e dall'altro lato, in stile cartoon, compariva l'angioletto pronto a rispondere al diavoletto col forcone: "vedrai che troverai qualcosa, l'ispirazione arriverà!" Beh, non ci crederete, ma è arrivata davvero. Più che di ispirazione, si tratta di un ricordo: tempo fa, siamo andati con degli amici a cena in un locale carinissimo in centro; scegliendo tra le alternative del menù qualcuno ha chiesto cosa fossero questi fagottini ripieni e la ragazza che serviva ai tavoli ci spiegò in breve cosa erano e cosa c'era dentro. In 4 abbiamo deciso di prenderne uno da dividere tanto per toglierci la curiosità, fidandoci anche della ragazza che prendeva le orinazioni che ce lo consigliò vivamente. E infatti era proprio delizioso. E così ieri, senza che me ne sia resa conto mi è tornato in mente proprio quel fagottino che ho immediatamente collegato al contest: non è una ricetta che si adatta alla perfezione? Sicuramente sì, peccato che ho dovuto ricrearla tutta di testa mia sperando che coincidesse con l'originale assaggiato ormai circa 2 anni fa!!!
Beh che sia la stessa o meno poco importa perché erano veramente squisiti! 


giovedì 11 ottobre 2012

Finta caponata


"Tesoro sono a casa!!!" disse Jack Nicholson in Shining tornando a casa dalla moglie con in mano una bella e promettente accetta!!!! 
Volevo cominciare scrivendo: Ragazze, sono tornata", ma mi venivano in mente due immagini: una è proprio questa scena del film e mi sembrava quasi più di minacciarvi che di darvi il bentrovate, e l'altra, ugualmente inquietante, era la D'Urso ai tempi del Grande Fratello, quando chiamava i ragazzi della casa!  
Sono mancata per un bel pezzo, lo so, ma in questo mese e 1/2 ho cucinato pochissimo, o meglio, ho cucinato le solite cose, piatti veloci, semplici (troppo semplici) o già pubblicati, niente di nuovo o di particolarmente interessante per cui ho cercato di rimanere più o meno presente sui vostri blog, pur assentandomi dal mio. 
A proposito, grazie ancora a chi mi ha scritto chiedendomi se fosse tutto ok, mi ha fatto molto molto piacere! E confermo che va tutto bene! 
E grazie mille anche a Carmen (chiacchiereincucina.blogspot.it) che ormai tempo fa mi ha girato un graditissimo premio. Carmen è un pozzo inesauribile di idee, vi consiglio di visitare il suo blog perché se cercate spunti originali, lì troverete pane per i vostri denti!


Tornando a questa ricetta, in realtà è piuttosto conosciuta, ma qualche giorno fa, la mia amica Elle ha scritto, facendo una battuta sul suo blog (limonestracciatella.blogspot.it), che una delle sue ricette future sarebbe stato il rosti di patate, intendendo con questo che è talmente banale che la si può giudicare una ricetta da pubblicare più per disperazione che per abilità culinarie! Per me che sono siciliana, però, il rosti è un piatto buonissimo, ma che non so esattamente come preparare, perciò qualche dritta da chi ce l'ha nel sangue non la troverei per nulla banale! 
E così ho pensato che la stessa cosa vale per tutte le tradizioni culinarie regionali. Per questo ho deciso che le melanzane che mi ha portato mio marito qualche giorno fa, le avrei potute utilizzare per preparare un piatto tipico della mia tradizione infatti, anche se molto conosciuto, qualcuno magari è ancora in cerca della ricetta giusta! Naturalmente, come tutte le ricette regionali, ognuno ha la sua, ogni famiglia ne conserva più o meno gelosamente la sua personalissima alchimia di profumi e sapori. 
A questo punto vi chiederete (so che il dubbio in questo momento vi dà il tormento), perché allora finta caponata? Perché degli ingredienti che servono per farla io ne avevo forse sì e no la metà..... Quando ho chiesto a mia mamma come la prepara ha cominciato a elencarmi il necessario: 

"ce l'hai questo?"
"no."
"ce l'hai quest'altro?"
"no"
"e quest'altro ancora?"
"no"
"scusa ma allora tagliamo corto: cos'hai?"
"le melanzane, le patate, le cipolle, il concentrato di pomodoro, l'aceto e lo zucchero"
"e basta?"
"e basta"
"e che caponata vorresti fare allora?"
"una finta caponata!"

E finta caponata sia! Ma niente paura, io la ricetta ve la scrivo con tutti i sacrosanti ingredienti e i passaggi che io per forza di cose ho saltato; considerate che è un piatto che in dialetto andrebbe definito longariuso, cioè che ci si sta un bel po' di tempo per prepararlo, ma è taaaaanto buono!


giovedì 30 agosto 2012

Sedani con stracchino, pancetta e pomodori (simil) confit


Qualche giorno fa, mio marito, dopo uno dei suoi giri, è tornato a casa con una mega cassetta di bellissimi e buonissimi pomodori. Dopo averli adeguatamente divisi con i miei e sua mamma, bisognava trovare qualche modo per mangiarceli cercando nel frattempo di variare i modi di gustarceli. 
Aprendo il frigo in cerca di qualcosa a cui abbinarli ho trovato la solita confezione di pancetta ormai lanciata vertiginosamente verso la data di scadenza, la consueta porzione di formaggio cominciata già da qualche giorno e, prima che fosse troppo tardi mi sono messa all'opera! Avete presente i pomodori confit? Quelli che si fanno a cottura bassa e lenta in forno conditi con olio, sale e anche un pizzico di zucchero? Partendo da quest'idea ho tagliato i pomodori a fettine, li ho conditi in questo modo e li ho messi in forno... ma quale forno? Ovviamente il crisp che li ha resi croccanti e morbidi allo stesso tempo in men che non si dica!!! Una cremina di stracchino, qualche dadino di pancetta saltata in padella (facoltativa), basilico per rinfrescare il tutto e il pranzo è servito!!!!


lunedì 27 agosto 2012

Pollo e peperoni croccanti


Quest'estate ho piacevolmente appurato che il forno a microonde regalatoci quando ci siamo sposati si è rivelato una scelta eccellente! La funzione crisp è una validissima alternativa alla più pesante frittura. Il sapore dei cibi cotti in questo modo si trova a metà strada tra il fritto e la cottura al forno, ma è decisamente più veloce. In quest'estate infuocata (io non ne ricordo di altrettanto calde!!) mi ha permesso di preparare tanti piatti al forno riducendo notevolmente i tempi di cottura e quindi anche il caldo accumulato in cucina! Ammetto che ho evitato il più possibile di accenderlo, ma ogni tanto mi sembrava quasi di non poterne fare a meno e quindi, vai col crisp! Inoltre l'allergia che mi perseguitava fino a poco tempo fa sembra essere scomparsa, perciò, sebbene con un po' di cautela e escludendo ancora pomodori e carote dalla mia dieta, ho reintrodotto la verdura nei miei pasti (quanto mi è mancata!!!!) Oggi vi faccio vedere come ho cotto il pollo insieme ai peperoni qualche sera fa. Non bisogna fare quasi nulla e gli ingredienti necessari sono davvero pochi, ma il risultato è buonissimo! Se non l'avete mai provato vi consiglio di farlo perché merita. E soprattutto si mantiene ottimo anche freddo, anzi, io lo preferisco il giorno dopo! Io l'ho cotto col crisp, ma la cottura in forno classico va altrettanto bene, avrà solo bisogno di una maggiore permanenza in forno. 

Prima di passare alla ricetta, volevo ringraziare di cuore Simo(na) de, l blog Love Cooking che ormai qualche giorno fa mi ha regalato questo nuovo premio


Grazie Simo!!! A malincuore però interrompo la catena, purtroppo mi manca il tempo di rigirarlo, ma lo accetto con immenso piacere!


mercoledì 22 agosto 2012

Bella Belle!!!


Ciao a tutti e bentrovati!!!!! Come sono andate le vacanze? Ad esser sincera,  io non me le sono godute appieno, visto che con mio marito abbiamo avuto le ferie sfalsate: quando io ero libera, lui lavorava ancora, e quando io sono tornata a lavoro lui ha iniziato le sue vacanze. Però, se non altro, sono riuscita a fare qualche bel bagno a mare, che, dopo due anni di astinenza, mi mancava un sacco!!!! E che altro ho fatto di bello? Ho dato una nuova casa alla piccola che vedete nella foto. Lei si chiama Belle, ha due anni e mezzo e una storia un po' triste alle spalle.... Come potete costatare da voi è stupenda, una labrador purissima (come ha tenuto a sottolineare la ragazza che me l'ha lasciata). Spesso si pensa che i cani di razza abbiano un destino più facile proprio perché, grazie al loro pedigree, i loro padroni li ameranno e si prenderanno per sempre cura di loro. Purtroppo, il pedigree non garantisce a chi ne è in possesso una lunga e serena vita, visto che l'ignoranza e la stupidità umana, spesso non hanno limiti. La storia di Belle ne è l'esempio pratico. Quando era piccola è stata accolta a braccia aperte nella famiglia con cui ha vissuto per i suoi primi due anni di vita. All'inizio, come fin troppo spesso accade, erano tutti felici per l'arrivo del nuovo cucciolo; poi però il cucciolo comincia a crescere e con lui/lei anche i problemi che questo comporta se non si è adeguatamente preparati. Belle, in particolare è una cagnolina molto vivace che ha bisogno di giocare, di sfogarsi e di manifestare liberamente la sua natura allegra ed espansiva. Ma credo che non gliene sia stata data l'opportunità e, di fronte alla sua impetuosità, la piccola è stata confinata in un balcone in cui non aveva spazio nemmeno per sgranchirsi un poco, tanto che le zampette posteriori le si erano leggermente atrofizzate. Il balcone era anche la sua personale toilette, ovviamente. I vicini, infastiditi da quest'ultimo dettaglio e dalla rumorosità del cane che abbaiava in continuazione, si sono lamentati con i padroni dando loro un ultimatum: il cane qui non può stare. Non avendo trovato altra soluzione, la povera Belle ha forzatamente traslocato in un posto più ampio che le dava la possibilità di muoversi meglio, ma che la lasciava esposta 24 ore su 24 al tagliente freddo dell'inverno o al caldo soffocante dell'estate; il luogo in questione era una terrazza che non offriva alcun riparo. Noi l'abbiamo presa a metà luglio e quando con mio marito siamo arrivati sul posto siamo rimasti senza parole: non solo la terrazza era completamente al sole senza un filo di ombra fino a pomeriggio inoltrato, ma era anche ricoperta da quelle guaine nere che si usano per isolare i tetti. Nei giorni di caldo terrificanti la guaina si era arrivata a sciogliere ustionandole le zampette e appiccicandosi al pelo... Insomma, quando sono venuta a conoscenza della sua storia, non ce l'ho fatta a voltarmi dall'altro lato e a dire: "Non è un problema mio". La persona che mi ha raccontato la sua triste situazione era in contatto con la padrona del cane. Le ho chiesto di chiamarla subito e di fissare l'incontro il giorno stesso, senza indugi né ripensamenti! Quando ci ha visto ci ha fatto un sacco di feste e appena mio marito ha aperto lo sportello della macchina lei è salita immediatamente senza mai voltarsi indietro a cercare i suoi vecchi padroni... questo la dice lunga, no? Adesso la sua casa è dai miei che ne hanno altri due. Ha un sacco di spazio a disposizione, ombra a volontà per le torride giornate d'estate, e una bella cuccia tutta per lei per le gelide notti invernali. Se potessi io li salverei tutti, gli animaletti tristemente e malamente trattati da noi animali a due zampe. Purtroppo non ne ho la possibilità, ma quando sento storie che mi toccano il cuore in questo modo come ha fatto Belle mi è impossibile dire di NO. Perciò ufficialmente 

BENVENUTA IN FAMIGLIA BELLA BELLE!!!!



Purtroppo sono riuscita a farle solo queste due foto a stento decenti perché è quello che si può definire "un moto perpetuo"...

venerdì 3 agosto 2012

Torta alla panna.... da cucina!


Come avrete già ampiamente notato la mia presenza sul blog è sempre più sporadica.... Dato che le previsioni per agosto saranno esattamente le stesse, approfitto di questo post per salutarvi e augurarvi BUONE VACANZE!!!! Le ferie sono alle porte un po' per tutti, perciò spero che possiate passarle al meglio esattamente per come desiderate!  
Detto ciò, passiamo alla ricetta! Dopo una serie di esperimenti decisamente mal riusciti, ecco finalmente una torta per la colazione che mi ha riempita di soddisfazione! Come avrete letto nel titolo del post l'ingrediente principe è la panna da cucina; la scelta dipende dalla solita confezione in dispensa con data di scadenza ormai vicina... troppo vicina in questo caso. Un piatto di pasta avrebbe voluto dire aprire la confezione, utilizzare quella per la pasta e buttar via il resto. Pensa che ti ripensa mi sono messa a cercare sul blog. Sulle prime stavo optando per una torta salata vista sul blog di Mariangela e Giovanna. Dovendo però preparare il dolce della mattina, mi sono chiesta se non esistessero ricette di dolci con la panna da cucina! L'ho trovata praticamente subito (per chi è curioso la ricetta originale è qui). La versione da cui ho tratto spunto prevedeva l'utilizzo della frutta, io però l'ho lasciata in bianco. Ho aggiunto la scorza del limone e mescolato farina 00 alla farina di riso. Per il resto è rimasto tutto invariato. Risultato eccellente! Pienamente soddisfatta! E, come tutte le cose che piacciono, è finita presto, anzi prestissimo! 



giovedì 26 luglio 2012

Gelato alla nutella....MITICO!!!!


Questo è uno dei ricordi maggiormente legati alla mia adolescenza, tra i 15 e i 20 anni. Era, e in fondo lo è ancora oggi, uno dei "must" di casa mia. Quando con mio fratello organizzavamo feste di compleanno o riunioni tra amici, questo gelato non poteva mancare; il resto del menu era sempre diverso, ma lui era "l'onnipresente"! E non esagero, c'erano 2 ragazzi, Marco e Roberto, cugini, che appena arrivavano non mi davano nemmeno il tempo di aprire la porta e salutarli che si accertavano che il gelato fosse il dessert previsto per la cena. Una volta mi sono sventurata a fare loro uno scherzo e a rispondergli che no, quell'anno non l'avevo fatto perché non si poteva certo fare SEMPRE lo stesso dolce. Il sorriso è immediatamente scomparso e un'immensa evidente delusione ne ha preso il posto... Poi siccome non sono in grado di dire bugie o di fare scherzi (io non me ne accorgo, ma devo avere da qualche parte una spia rossa che si accende all'istante e che gli altri notano subito mentre io no), il dubbio che si trattasse di uno scherzo ha attraversato la loro mente; io, sebbene con poca convinzione, ho continuato a sostenere la mia posizione e loro, per tutta risposta, si sono fiondati sul mega surgelatore a 10 cassetti in lavanderia aprendo tutti gli scomparti fino a che non sono arrivati al loro personalissimo tesoro! Io me la ridevo alla grandissima mentre loro, quasi a lutto fino a pochi istanti prima, tiravano un enorme sospiro di sollievo! Dopo quella volta, questa è rimasta per un bel po' di tempo il nostro siparietto che tutti e tre interpretavamo ormai più per divertimento che altro; anche se secondo me, conoscendomi, tremavano consapevoli che il loro incubo peggiore si sarebbe potuto tramutare in realtà in qualsiasi momento! Dopo questo breve excursus nei miei ricordi vi do la ricetta. Solo 3 premesse: 


1) io faccio la dose per circa 2 kg di gelato, una volta che lo preparo ce lo godiamo più a lungo. Basta dimezzare le dosi per ottenere una quantità più "umana".


2) Si può ricorrere sia all'utilizzo di Bimby che a quello della gelatiera, ma entrambi non sono indispensabili; darò istruzioni per tutti e 4 i casi.


3) Attenzione una volta assaggiato non potrete più farne a meno!



mercoledì 25 luglio 2012

Polpettine impanate e patate chips


Rieccomi finalmente!!! Ammetto che in questo periodo me la sto prendendo un po' comoda lasciandomi sopraffare da un "pizzico" di pigrizia. Anche se bisognerà pur mangiare, come dicevano sempre a scuola, l'allieva è portata, ma non si applica. I piatti che sono andati per la maggiore in questi giorni? Piadina con formaggio e insalata di pomodoro, pasta al pomodoro, patate bollite con tonno, uovo sodo e pomodori (non so se si è capito, ma ho appena qualche pomodoro in frigo)... roba da grandi chef insomma. Non che le mie ricette abbiano simili pretese, sia chiaro, ma quando è troppo è troppo! Il bello che persino ieri (il 24), che era il mio compleanno, non ho preparato niente, ma proprio niente di speciale! In mia difesa posso dire che la mattinata è trascorsa con uno dei miei canucci dal veterinario per escludere che delle ferite nel collo fossero dovute alla leishmaniosi... eliminata questa catastrofica ipotesi mi sono rilassata, ma ormai era tardi per preparare qualcosa di buono per festeggiarmi. Questa sera, invece, ho cucinato un piatto che, nella sua semplicità (non sono ancora uscita dalla fase pigrizia acuta), forse val la pena di condividere! Ho fatto delle polpettine con patate chips entrambe cucinate al microonde con la funzione crisp. Semplici, veloci, buonissime, in più grazie alla cottura a microonde la cucina ringrazia e anche io che poi devo ripulirla! Un'ultima cosa: io ne preparo sempre in quantità superiori al necessario, cosicché, quelle che avanzano, posso congelarle e utilizzarle quando più ne ho voglia.



giovedì 19 luglio 2012

Pizza con i peperoni


Operazione sbrinamento frigorifero terminata... la maggior parte delle cose congelate hanno temporaneamente traslocato nel freezer dei miei, a me rimane ancora un po' di salsa ai peperoni che ho parzialmente utilizzato per la pasta al ragù di qualche giorno fa. Ieri sera invece avevo troppa voglia di pizza. O meglio era già da un bel po' di giorni che ne avrei volentieri mangiato una bella porzione per cena. Solo che con questo caldo la voglia di impastare un po' passa e così il piatto della bilancia con l'immagine di una bella fetta di pizza fumante pesava sempre meno del piatto con l'immagine di me morta di caldo alle prese con la pasta lievitata. Ieri che ero sola a casa, non sono scesa in farmacia e ho mangiato presto, alle 14.00 avevo già finito di pranzare e riordinare la cucina... Senza molto altro da fare, l'immagine di una super golosa teglia di pizza si è affacciata nella mente (in questi casi mi sento molto Homer Simpson che ha il pensiero fisso delle ciambelle a qualsiasi ora del giorno e della notte, anche subito dopo aver terminato di pranzare...); così di nuovo davanti ai due piatti della bilancia con le due immagini a confronto nella mia testa, quella della pizza fumante con tanto formaggio sopra questa volta ha pesato di più! Per utilizzare la salsa di peperoni rimasta ho deciso di sostituirla a quella di pomodoro e vedere che effetto sortiva... buonissima! Ho condito così solo metà pizza però; la metà di Alfonso l'ho condita come una quasi classica margherita in cui al posto della passata di pomodoro ho messo dei pomodori freschi tagliati a cubetti.



lunedì 16 luglio 2012

Pasta al ragù di peperoni, salsiccia e mascarpone


In quest'ultima settimana, l'avrete notato, sono stata quasi completamente assente: complici il caldo, 2 battesimi e un matrimonio, il marito sempre a pranzo fuori per lavoro, il tempo dedicato alla cucina è stato più o meno pari a zero! Oggi però torno con questa ricetta che meriterebbe l'etichetta "svuotafrigo"; non perché, come si potrebbe immaginare, mi ha permesso di eliminare ingredienti prossimi alla scadenza, ma perché letteralmente mi tocca svuotare il frigo... Circa 3 settimane fa, infatti, il mio elettrodomestico preferito ha cominciato a "piangere" con un bip costante che non ci ha più lasciati. Il tizio dell'assistenza (un fumetto...) ha appurato che è mal coibentato e che va sostituito; mentre il freezer non mantiene la temperatura, il frigo assorbe il freddo disperso dal "piano di sotto" e congela quello che c'è dentro! Dato che nel freezer si è anche formato uno spessore di almeno 5 cm di ghiaccio (alla faccia del no frost) che lo fa lavorare male, il tecnico ci ha consigliato nell'attesa, di staccarlo e di sbrinarlo. Mentre però per i prodotti che stanno nel reparto meno freddo abbiamo un frigorifero piccolo di emergenza, la roba congelata non sappiamo proprio come conservarla... soluzione? Scongelare pian piano le cose, prepararle e mangiarcele il prima possibile. Tirando un po' a sorte gli estratti del giorno sono stati della salsa di peperoni congelata da poco e della salsiccia. Dalla loro unione, insieme a del mascarpone (che ha ingentilito il sapore un po' forte degli altri due ingredienti) è nata questa pasta squisita che mi sa tanto che rifarò molto molto volentieri.



lunedì 9 luglio 2012

Crostata alla crema e mele


Lo so che detta così, crostata di crema e mele non sembra chissà quale novità, ma vi assicuro che una piccola particolarità questa crostata ce l'ha. Il merito però, lo dico subito, non è tutto mio, ma devo ringraziare Marzia che qualche giorno fa ha pubblicato una meravigliosa crostata di mele e crema frangipane (che è una crema fatta con le mandorle, uova, burro e zucchero), e lì mi si è accesa una lampadina: caspita, mi sono detta, ma mele è mandorle è un abbinamento spettacolare! Probabilmente per molte non sto dicendo niente di nuovo, ma per me è stata una vera illuminazione. Ed ecco la mia libera interpretazione rispetto a quella di Marzia: invece della crema frangipane ho fatto una crema pasticcera col latte di mandorle... non vi dico che buona!!! Anche Alfonso che all'inizio era un po' scettico si è ricreduto al primo assaggio!!! Tra l'altro è perfetta per chi, come me, è intollerante al lattosio, basta sostituire la margarina al burro e non ce n'è più traccia!



venerdì 6 luglio 2012

Arista all'aceto di mele


Questa carne nasce, come nel 99,9% dei casi, dall'idea di rifare una ricetta vista altrove, ma dall'impossibilità di replicarla esattamente allo stesso modo. L'altrove in questo caso è la meravigliosamente creativa cucina di Elle che qualche ricetta fa ci ha mostrato il suo bellissimo pollo glassato al miele. A me queste ricette che combinano i sapori aspri a quelli dolci piacciono un sacco e mi ero ripromessa di farlo al più presto. L'altro ieri mi sono detta: ci siamo, oggi tocca ad Elle, vediamo cosa serve.... e qui casca l'asino! Niente sherry, niente aglio, niente salsa di soia e, per finire, niente fecola di mais, di tutti gli ingredienti necessari, avevo solo il pollo e l'aceto... ma non quello di vino, quello di mele! Ah e il miele naturalmente! Che faccio, vado a fare la spesa? La risposta mi sembra piuttosto ovvia visto che ho fatto tutt'altro compreso il tipo di carne. A questo punto se devo cambiare e stravolgere le cose, meglio stravolgere proprio tutto! 



mercoledì 4 luglio 2012

torta allo yogurt e limone


Questa è un'altra torta semplicissima e veloce perfetta per la colazione e che non necessita di lunghi procedimenti per la preparazione... basta soltanto mescolare tutti gli ingredienti e infornare! L'originale l'ho trovata su internet curiosando fra i vari blog, solo che come sempre l'ho leggermente cambiata e adattata ai miei gusti.



domenica 1 luglio 2012

Fusilli pancetta pistacchio e mascarpone... e un altro premio!


Se questo non è un piatto dell'ultimo minuto, non saprei immaginarne uno più veloce!! Ieri a pranzo, col caldo pazzesco che fa, non avevo tantissima voglia di mettermi ai fornelli... ero un po' in fase di pigrizia acuta. Pensa che ti ripensa per una pasta veloce e saporita, mi è venuto in mente il riso che con mia mamma abbiamo preparato per la mia festa di laurea. Ma il riso ha tempi di preparazione ben più lunghi rispetto a quelli della pasta che non richiede soffritti o altri passaggi. Perciò messa la pentola con l'acqua sul fuoco 5 minuti e il condimento è pronto! 



venerdì 29 giugno 2012

Dolce? No, salato: risotto alle ciliegie


Questo risotto l'ho preparato domenica scorsa per pranzo. Oltre la mamma di Alfonso, sono venuti 2 carissimi amici di famiglia. Come sempre in questi casi, cerco qualche ricetta nuova per prendere 2 piccioni con una fava: colpire gli ospiti e pubblicarla sul blog. Questa volta nella ricerca della ricetta giusta è stato fondamentale l'aiuto di mia mamma. All'inizio avevo scelto un'altro primo che però era più impegnativo dato che prevedeva la frittura di molte verdure. Quando mia mamma mi ha telefonato per propormi questo risotto credo di non averle permesso nemmeno di terminare la frase: risotto alle ciliegie promosso a pieni voti. Quando i due invitati mi hanno chiesto cosa stavo preparando al sentire "risotto alle ciliegie" ho visto dipingersi sui loro volti un'espressione di terrore misto a disgusto mal mascherato dalla frase: "Oh, ma che idea originale". A quel punto un po' di paura si è impossessata di me, visto che neanche io ero certa del risultato finale e ho iniziato ad incrociare tutte le dita a disposizione che non mi servissero per cucinare sperando che il rito propiziatorio andasse a buon fine. Al momento di portare a tavola tutti hanno esordito con un: "Per me non esagerare con la porzione, che con questo caldo non ho molto appetito!". Quando esaurito il primo cucchiaio scarso sono tutti tornati sulla zuppiera per un più sostanzioso bis ho capito che era andata bene e che il mio risotto alle ciliegie era stato un successo! La qualità delle foto non è un granché, ma fidatevi, il gusto è decisamente superiore!



mercoledì 27 giugno 2012

I brownies


I brownies sono dei meravigliosi dolcetti al cioccolato. Si prepara un unico impasto che va messo in una teglia quadrata o rettangolare; questa si inforna come una normale torta che, una volta fredda va tagliata a cubotti da gustare singolarmente. L'impasto deve restare piuttosto morbido e umido e può essere arricchito con della frutta secca. Io li ho scoperti tra il 2000 e il 2001. Non vi ho ancora parlato di questo periodo, ma tra l'agosto del 2000 fino all'agosto dell'anno successivo ho vissuto a Orlando in Florida. Un'esperienza incredibile che mi porterò sempre dentro. Durante quest'anno ho lavorato in uno dei parchi a tema della Disney (Epcot) e ho incontrato e conosciuto gente di tutto il mondo. Non mi dilungo sull'argomento perché se comincio so già che non finisco più, ma per farvela breve, condividevo l'appartamento con altre 5 ragazze, tutte straniere e una di loro, inglese, Rebecca detta Bexie, preparava sempre questi strabilianti dolci. Appena aprivo la porta di casa lo sapevo già dall'odore se li aveva appena sfornati, e credo che gli occhi mi si illuminassero all'istante, perché lei li lasciava lì a portata di tutti in modo che anche noi potessimo gustarceli! Se vi state chiedendo se questa è la sua ricetta, linciatemi pure perché, purtroppo la risposta è no... Mia madre me lo dice sempre che mi faccio troppi problemi e troppi scrupoli, ma mi sono sempre imbarazzata a chiederle la ricetta e così non ho potuto ripetere la sua versione originale. Però, qualche giorno fa, guardando la replica di una puntata de I Menu di Benedetta durante la quale la Parodi preparava i brownies, mi sono ispirata e, ricordando i vecchi tempi, me li sono preparati! Nonostante non fossero quelli preparati da Bexie il gusto era delizioso! Non ho variato molto la ricetta data in trasmissione, solo ho preferito sostituire il lievito con del bicarbonato.

martedì 26 giugno 2012

Torta con bavarese di yogurt e fragole


Questo post l'ho pubblicato da relativamente poco tempo, ma visto che Annaré del blog I manicaretti di Annaré mi ha così carinamente invitata a partecipare al suo bellissimo contest dedicato alle fragole, ecco di nuovo questa preparazione in cui le fragole regnano sovrane!!! E' un dolce che gli amanti dell'abbinamento panna e fragole non possono perdersi! Io l'ho trovato su una rivista che mi ha portato mia mamma e mi ha colpita immediatamente. Nella versione originale c'erano le ciliegie (o le amarene sciroppate quando si è fuori stagione). A casa avevo le fragole e le ho sostituite, perciò le scelte a disposizione sono già tre! Inoltre ho un po' modificato le dosi. Quando sono andata al supermercato a comprare gli ingredienti, ricordavo perfettamente cosa serviva, ma non in che quantità e alla fine ho preso gli ingredienti in proporzioni inverse rispetto all'originale.... Per questo scriverò sia le dosi indicate nella ricetta originale, sia quelle che effettivamente ho usato io. Per scegliere quale delle due opzioni seguire, basta sapere che la mia era molto pannosa, quella della rivista, invece, un po' più aspra per la maggiore presenza di yogurt. Per quanto mi riguarda, la prossima volta che la preparerò, opterò per una via di mezzo tra le due versioni, né troppo acidula, né troppo pannosa! 

lunedì 25 giugno 2012

Penne mortadella e panna


Ultimamente sembra che il tempo non basti mai!! La settimana comincia di lunedì, ma certe volte ho l'impressione che subito dopo sia già sabato... Tra il lavoro e la casa, i momenti da dedicare alla cucina si riducono notevolmente, però nonostante tutto bisognerà pur mangiare, no? Penso sia capitato a tutti almeno una volta nella vita (ma mi sa che alla maggior parte anche qualcosina di più) di rientrare a casa tardi per pranzo e non avere nulla di pronto e dover fare qualcosa che impieghi il minor tempo possibile, magari proprio mentre la pasta è sul fuoco. Ecco a me capita praticamente tutti i giorni, e, messa la pentola dell'acqua sul fornello, in pochi minuti cerco di portare in tavola qualcosa tanto veloce quanto più saporito possibile... 



venerdì 22 giugno 2012

Risotto con marmellata di cipolle, Philadelphia e pancetta


Ecco un'altra delle mie ricette improvvisate a pranzo frutto di più esigenze: 


1. terminare qualche ingrediente che giace in frigo da un po' troppo tempo
2. Fare qualcosa di diverso per non mangiare sempre la stessa cosa o i sughi pronti presi al supermercato
3. preparare un piatto con un po' di margine che si mantenga appetibile nel caso Alfonso ritardi rispetto all'orario che mi dice.
4. Ultimo ma non ultimo escogitare anche qualcosa di nuovo che vada bene anche per il blog (che è poi l'impresa più ardua...)


Per il punto n 3 il riso faceva al caso mio... certo non la pasta che se non si mangia subito diventa una vera schifezza (anche se la facciamo fuori lo stesso senza troppi complimenti...)


Aprendo il frigo c'era un fondo di marmellata di cipolle fatta un indeterminato numero di mesi fa e che era necessario ormai togliere di torno... (punto 1). Dopo essermi accertata che fosse ancora commestibile ho cercato qualcos'altro da abbinarci. Ed ecco cosa ne è uscito fuori



mercoledì 20 giugno 2012

Caprese al limone (parte prima...)


Finalmente mi sono decisa a provare la famosa Caprese al Limone!!! Già una volta ho preparato quella classica al cioccolato fondente ed era una vera bontà! Per fare quella al limone ho pensato che sarebbe bastato sostituire il cioccolato fondente con la stessa quantità di cioccolato bianco aggiungendo poi la scorza del limone, della crema di limoncello e un po' di succo di limone... mi sa, tuttavia, che mi sbagliavo, perché il risultato non mi ha molto convinta. Ecco il motivo del titolo: "parte prima", perché di certo ci riproverò sperando di giungere a conclusioni ben più convincenti. Perché pubblicarla allora? Quando l'abbiamo assaggiata con Alfonso a colazione, il mio parere è stato che il sapore era perfetto, la consistenza un po' meno, mentre per lui era l'esatto contrario: la consistenza andava bene, il sapore un po' meno. Insomma insieme facevamo una torta buona (e una un po' meno...). Perciò ho deciso di postarla ugualmente, magari mi dite che ne pensate...



lunedì 18 giugno 2012

Il falsomagro.


Il falsomagro è il piatto principe nella tradizione siciliana per quanto riguarda i secondi piatti. Era da un sacco di tempo che non lo mangiavo... Ricordo che quando ero piccola e non avevo idea di cosa fossero i grassi, le calorie, il colesterolo, e tutte queste altre "belle" cose, non capivo il perché di questo nome. Quando lo chiesi a mia madre, lei appunto mi spiegò che, se dall'esterno poteva sembrare un semplice arrosto, e quindi una carne relativamente magra, una volta affettato e si vedeva il contenuto che tutto è fuorché magro. Lì per lì ricordo che il concetto di cosa è magro e cosa non lo è proprio mi sfuggiva, erano parole a cui non riuscivo ad associare un significato definito; grasso e magro insomma non facevano parte della mia quotidianità e quindi non erano problemi sui quali valeva la pena soffermarsi... A distanza di mooooolti anni, mi è tornata in mente questa preparazione deliziosa e, anche se non propriamente estiva, né light, l'ho voluta cucinare ugualmente. E' sicuramente un piatto sostanzioso, ma, se non si esagera con le porzioni, lo si può anche gustare senza rimorsi o sensi di colpa!

giovedì 14 giugno 2012

Cheesecake con marmellata di ciliegie


Quella che vedete nella foto è l'ultima fetta di questa deliziosa cheesecake... ok, forse sono un po' di parte, perché a me le cheesecakes è proprio difficile che non piacciano dato che è uno dei miei dolci preferiti. Ormai le dosi di base sono collaudate, però mi piace mescolare ogni volta un po' le carte: se metto sempre 750 g di formaggi spalmabili, ad esempio, ne vario le proporzioni, o sperimento nuovi formaggi. In questa in particolare, ho messo del formaggio spalmabile di latte di capra, leggermente più acidulo del classico Philadelphia. Inoltre, invece di stenderla alla fine sulla superficie del dolce, ho mescolato alla crema anche della marmellata di ciliegia che ha conferito all'interno un colore leggermente rosato e un gusto leggermente fruttato. Ecco gli ingredienti:



mercoledì 13 giugno 2012

Un post dedicato a loro...



Oggi pomeriggio vorrei scrivere un post per i miei grandi amori, gli animali (i cani in particolare). Questo è un periodo doppiamente difficile per i nostri amici a 4 zampe. L'estate si sa, si va in vacanza, e l'Italia non è certo tra i posti più attrezzati per accoglierli nelle diverse strutture turistiche. Per chi ha un animale domestico, all'arrivo della stagione calda si pone quindi il solito dilemma: come facciamo a goderci le vacanze con Fido che non sappiamo dove lasciarlo? A me sembra assurdo il solo pensiero, ma sono tantissimi coloro che alla fine scelgono consapevolmente e superficialmente di abbandonarli. Solo immaginare la scena mi fa star male: lo fanno salire in macchina, col loro piano già chiaro in mente; il loro amico (perché lui sì che è un amico), sale convinto che si va a fare un bel giro insieme; poi si arriva dove si è deciso di lasciarlo e lui, che non può neanche lontanamente immaginare o concepire un tradimento del genere scende, scodinzolando pieno di allegria, lo sguardo pieno di amore rivolto al suo amico padrone che risale in macchina e riparte senza voltarsi indietro spezzando quel cuore che lui gli aveva regalato; rompendo il legame di totale fiducia, rispetto e amore che solo i cani (beh, gli animali in generale) sanno creare. E la cosa davvero tragica è che, con tutta probabilità, lo sta condannando a morte. Io ne ho 4 a casa, e quando devo uscire con la macchina, per evitare che vadano in strada, li chiudo in giardino e non li libero se prima non sono certa che non possano uscire. 




Il pensiero di perderli mi mette una tale tristezza e angoscia che mi rende forse fin troppo apprensiva; figuriamoci se potrei pensare un simile atto di gratuita crudeltà, un tradimento puro e semplice. Eppure c'è chi, non solo lo concepisce, ma lo mette in atto!!!! Il mio appello è di pensarci due volte prima di adottare un cucciolo. Perché credo che il problema sia alla base. Non soltanto: non abbandonateli, ma non prendeteli se non siete certi di poterli accogliere. I cani combinano guai, si sa. Hanno bisogno di cure e attenzioni. Rompono e rosicchiano di tutto. Chi ha un giardino lo troverà pieno di buche,




i fiori tutti mangiati; la notte saranno svegliati dal proprio cane che abbaia ai suoi simili e la mattina dal suo pianto disperato e affamato perché è l'ora della pappa... 




tutte le mattine alla stessa ora, anche il sabato e la domenica perché lui mica lo sa che sono i giorni in cui mamma e papà possono dormire fino a tardi. Per chi ha un appartamento i guai sono persino triplicati, perché tutto è gioco o roba buona da rosicchiare: mobili, scarpe letto, cuscini... 






avete presente tutto? Tutto e persino di più, anche cose che non avreste mai immaginato appetibili o raggiungibili dal piccolo terremoto!!! 




Hanno bisogno di cure e attenzioni e qualsiasi cosa a loro portata rappresenterà un valido sfogo o un mezzo per attirare la vostra attenzione... E se poi gli scappa e voi non siete a casa? Beh se sentite odori strani rientrando a casa, non pensate a qualche guasto nella fognatura, molto più probabilmente l'origine del tanfo è tutt'altra.... Avere un cane è anche questo, è molto di più, ma è anche questo. Se pensate che fare entrare un cucciolo equivalga ad aprire le porte a Rex, il mitico cane poliziotto, beh allora siete completamente fuori strada! Quando vediamo quelle bellissime palle di pelo che corrono maldestramente  e teneramente, 




o quando sono lì che sembrano degli angioletti che dormono serenamente




nessuno ci avverte che sono dei produttori sani di cacca e pipì, che riescono a rosicchiare l'impensabile, che sono dei ladri nel dna e se non si vedono in giro è perché probabilmente sono da qualche parte a combinarne una delle loro.




Finché non ne si prende uno e ci si ha a che fare, l'immagine che se ne ha è quella un po' romantica e molto parziale del cane educato, bravo, ubbidiente, che svolge tutte le sue funzioni in base ai nostri impegni e desideri.... 




Per chi ce li ha sa di cosa stiamo parlando e sa che la verità non può essere più lontana: i cani, vanno educati, gestiti, capiti, rispettati e amati. Quando si è pronti ad accettare l'impegno che richiedono allora si può responsabilmente decidere di farli entrare nelle nostre case e nelle nostre vite. Quando si è pronti ad accettare tutti i danni che combineranno potremo goderci tutto il resto!!! Il che non vuol certo dire accettarli passivamente! Ricevere nella propria vita un animale, vuol dire crescere con lui, insegnarli e fargli capire cosa va bene e cosa no. I cani, per la maggior parte, vivono per compiacere il padrone, non amano essere sgridati e adorano le ricompense. Ma insegnare ad un cane significa avere pazienza con lui. Perché, anche se molto intelligenti, non puoi certo spiegare loro, come si farebbe ad un adulto, cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, né il perché o il percome delle cose. Bisogna dettare delle regole ed essere coerenti, perché se una cosa è NO deve essere NO sempre, non esiste :"Dai è il suo compleanno, facciamo un'eccezione". La mia intenzione non è certo di scrivere un trattato sull'argomento (anche perché un post non sarebbe sufficiente), ma quella di far capire che molto spesso si adottano animali senza avere la più pallida idea di ciò a cui si andrà incontro. I cuccioli sono sempre belli, e finché sono cuccioli sembra tutto più facile; 







ma i cuccioli diventano adulti e sembra quasi che non lo si sapeva e l'incantesimo d'improvviso si spezza... 






Se siete indecisi, documentatevi, non prendete la cosa con leggerezza. Se è sì, se volete fortemente un cane, allora deve essere per sempre. E' un essere che si attaccherà anche morbosamente a voi e se entra in casa non potete permettervi di cacciarlo via. Non è così che funziona. E non è giusto. Perché se fino ad ora ho descritto gli handicap di una relazione uomo-cane, non ho ancora accennato alla parte più bella e meravigliosa di questo rapporto. 




Sapete perché adoro l'estate? Non solo perché, freddolosa come sono, finalmente posso liberarmi dei multistrato invernali, ma perché posso finalmente tenere tutti i balconi spalancati! E' il mio primo pensiero la mattina: apro e li saluto, perché tanto non ho alcun dubbio che loro siano lì, strafelici di vedermi e pronti a farmi tutte le feste possibili come se non ci vedessimo da anni!! Forse può non sembrare abbastanza, ma ti amano come nessuno mai vi amerà... loro vivono per noi e non si stancano mai di dimostrarlo! Darebbero la vita per noi senza pensarci su un solo istante e questo può mai essere poco? Hanno una fiducia cieca in noi e non si sognerebbero mai di mettere in dubbio la nostra buona fede! Perciò, vi prego, se prendete un cane, rispettate questo patto tacito che, che lo vogliate o no, diventa implicito al vostro consenso!!! Ci tenevo particolarmente perché l'estate è il periodo critico per eccellenza e, magari, saperne un po' di più a riguardo può evitare tanta sofferenza ai nostri piccoli amici! 


Ancora un'ultima cosa: non so se li seguite, ma gli europei di calcio 2012 in Ucraina sono costati la vita migliaia di cani e gatti randagi: gli organizzatori ne hanno sterminato una quantità allucinante. Non mi sognerei mai di chiedere a nessuno di non guardarli per protesta, ma, per chi ancora non lo sapesse, vorrei ne fosse quanto meno a conoscenza; inoltre vorrei riflettessimo tutti un po' di più su fino a dove può arrivare la cattiveria dell'uomo! 


Una consapevole e serena estate a tutti
Vale.

lunedì 11 giugno 2012

Piadina... poco romagnola



Alzi la mano chi non ama la piadina: scommetto che le mani in aria sono veramente poche! Per me, oltre che strepitosamente buona, è anche un salvacena eccezionale. Quando non si ha voglia di cucinare, o non se ne ha il tempo, lei è sempre pronta a salvarci la vita!!! A volte le compro già belle e impacchettate al supermercato, ma, come al solito, il bello è anche farsele da sé, impastando, stendendo e cuocendo!!! Per l'impasto non ho utilizzato lo strutto, come richiederebbe la Vera ricetta; ho preferito optare per della margarina. Il risultato a me piace molto, anche se forse non la si può più chiamare piadina... per chi volesse seguire la ricetta classica, può comunque sostituire la margarina, con la stessa quantità di strutto. Inoltre io ho fatto metà margarina e metà olio d'oliva, anche in questo caso si può optare per la stessa quantità complessiva in strutto; dipende dai gusti. L'acqua, per concludere, può essere parzialmente o totalmente sostituita dal latte, per delle piadine più morbide e soffici. Ma andiamo agli ingredienti

sabato 9 giugno 2012

Pan brioché


Il pan brioché è una delle preparazioni che amo di più!!! Mi piace la mattina tostato e con un velo di marmellata, ma amo anche il contrasto col salato dei formaggi... il dolciastro che si sposa meravigliosamente col sapore del formaggio che fila creando un connubio paradisiaco... Tuttavia, sembrerà strano, ma non l'avevo mai preparato! Ho sempre fatto il pane in cassetta in casa, ma questo mai. Il classico pan brioché, quello stile Mulino Bianco, per intenderci, con le uova, il latte e il burro, non l'avevo mai sperimentato... chissà poi perché?! 
L'altro giorno ne avevo una voglia pazzesca e, pigra come sono, non avevo neanche voglia di andare al supermercato a comperarlo; nonostante tutto ero ancora dibattuta: "Lo faccio o non lo faccio? Impasto o non impasto? Ci provo o non ci provo?" Tipici dubbi amletici, no? Alla fine è stata una mia amica, parlando al telefono, che mi ha convinta: " Dai Vale, che sono proprio curiosa di vedere come lo fai!!" E il bello è che lei, essendo celiaca (Ciao Manu), non potrebbe nemmeno assaggiarlo! Ma la mente umana è un mistero, si sa, e, alla fine, ancora non del tutto convinta, sono andata in cucina a preparare questa meraviglia!!! Una cosa è certa, mai più pan brioché del supermercato, dopo questo, non si può mangiare altro!!!
Come sempre ho preso spunto dalle ricette trovate su internet (chiedo perdono ma non ricordo le fonti, anche perché ho girato parecchi siti...), prendendo un po' di qua e un po' di là e aggiungendoci un tocco di mio.... e questo è il risultato:



giovedì 7 giugno 2012

Un paradiso anche per i celiaci!!



Questa è una nuova versione della torta paradiso. So di avere pubblicato la prima solo pochissime ricette fa, ma questa l'ho scovata su Internet, catturata dalla foto di una torta terribilmente invitante. Leggendo gli ingredienti e le dosi con cui era stata preparata ho immediatamente pensato alla mia amica Manuela e a mia cognata, entrambe intolleranti al glutine. Questa torta infatti non prevede l'uso della farina di grano, bensì della fecola di patate che è naturalmente priva di glutine. Dovendo preparare il dolce per la colazione l'ho subito eletta come dolce della settimana. Rispetto alla ricetta su internet (fonte cookaround) ho solo ridotto la quantità di zucchero (300 g nell'originale, 200 g nella mia); invece della fecola, inoltre ho utilizzato un mix di farine senza glutine della Schar. Naturalmente se si è celiaci bisognerà utilizzare del lievito apposta. Io consiglio a tutti però di provarla perché è davvero strepitosa!!!!



lunedì 4 giugno 2012

Gnocchi rossi ai pomodori secchi


Qualche sera fa ero in vena "creativa" e soprattutto avevo voglia di verdure, genere di alimenti di cui, in questo periodo non posso nutrirmi a causa di una fastidiosa orticaria; presumibilmente sono proprio loro a creare il problema in modo particolare tutto ciò che è rosso o arancione. Perciò no a peperoni rossi, carote, pomodori, e quant'altro vi venga in mente che abbia questa colorazione. Anche la frutta provoca il problema, ma alle fragole proprio non so dire di no, perciò, seppur con moderazione, le mangio lo stesso. Dicevo che oltre la voglia di mettermi in cucina volevo qualcosa con un po' di quel rosso che da un bel po' ormai non vedo nei miei piatti. In frigo c'erano 3 patate e non molto altro. In dispensa dei gustosissimi pomodori secchi e del concentrato di pomodoro (per farmi del male); allora ho elaborato: gnocchi rossi al pomodori secchi. Sia io che mio marito appena li abbiamo assaggiati abbiamo pensato che fosse meglio evitare all'altro il "sacrificio" di mangiarli, offrendoci entrambi volontari per eliminarli tutti, ma, a quel punto, abbiamo convenuto che, pazienza, avremmo condiviso anche questo sforzo nel finirli... come si dice? Nella buona e nella cattiva sorte!!!
Prima di lasciarvi alla ricetta colgo l'occasione per ringraziare Giada del blog sorbetto al limone che mi ha regalato un altro bellissimo premio




Il suo blog è nato da pochissimo, ma mi ha già conquistata con delle ricette davvero accattivanti! In più condividiamo un amore immenso per gli animali, perciò non posso che consigliarvi vivamente di fare un salto sul suo bellissimo blog! Purtroppo il tempo a disposizione per seguire le regole è quello che è (praticamente nullo), perciò questo premio lo giro a tutti quelli che passano di qui!



giovedì 31 maggio 2012

Puré di fave


In dialetto diremmo macco, anche se è leggermente diverso da come ho fatto questo puré. Ingredienti? Patate, cipolle e naturalmente le fave. E' la prima volta che lo preparo, ma ci è piaciuto molto: delicato, ottimo come contorno, ma anche per condire un piatto di pasta al volo!

martedì 29 maggio 2012

Torta Paradiso



Prima di assaggiarla non sapevo perché si chiamasse così, poi al primo morso tutto mi è apparso chiaro e nitido: paradisiaco è l'unico aggettivo che può essere associato a questo dolce meraviglioso. La ricetta l'ho trovata sul retro delle bustine di lievito e, nonostante la forte tentazione l'ho lasciata praticamente invariata; ho solo ridotto lo zucchero a 200 g (dai 300 originari),  invece della scorza di un solo limone, ho preso quella di due e, per finire, ho anche mescolato una bustina di vanillina che non era fra gli ingredienti della ricetta originale.